Sono disponibili le sintesi delle otto tesi di laurea degli studenti che venerdì scorso, 21 marzo, si sono laureati al termine del corso triennale in Viticoltura ed
Enologia insediato presso il Polo di Tebano, tramite apposita convenzione
stipulata tra il Comune di Faenza e l’Università di Bologna.
E' possibile leggerle o scaricarle, cliccando sui nomi qui sotto.
Alessandro Basile
Celeste Casavecchia
Francesco Garofali
Liuying Yang
Giancarlo Nanni
Federico Olivi
Marco Paolini
Tommaso Russo
mercoledì 26 marzo 2014
martedì 25 marzo 2014
venerdì 21 marzo 2014
A Tebano otto nuovi laureati in Viticoltura ed Enologia. C’è anche la cinese Liuying Yang
Si è svolta stamane, nella Sala del Consiglio Comunale di Faenza, la discussione delle tesi ed il conferimento delle Lauree in Viticoltura ed Enologia ad otto studenti che hanno frequentato il corso triennale insediato presso il Polo di Tebano, tramite apposita convenzione stipulata tra il Comune di Faenza e l’Università di Bologna.
Alla cerimonia, svoltasi in una sala consiliare gremita di amici e parenti dei neo laureati, è intervenuto anche il sindaco Giovanni Malpezzi, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale. «Nel ribadire l’importanza per Faenza di avere sul proprio territorio dei corsi universitari – ha detto Malpezzi - sottolineo l’internazionalità ormai raggiunta dal corso triennale in Viticoltura ed Enologia, che in questa sessione di laurea ha visto la presenza anche di una ragazza cinese». Il dottor Gianni Carapia, amministratore unico di Terre Naldi, ha aggiunto: «Questo corso qualifica il Polo di Tebano, che stiamo rilanciando anche come immagine, per far capire ai cittadini che in questo sito esistono delle eccellenze nel settore dell’agricoltura. Auguro a tutti i neo laureati di poter entrare al più presto nel mondo del lavoro, grazie al titolo di studio ricevuto stamane».
A dirigere i lavori è stato il professor Claudio Riponi, Coordinatore del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Bologna. Gli otto nuovi laureati sono Alessandro Basile di Andria (Bari), Celeste Casavecchia di Ravenna, Francesco Garofali di Ozzano Emilia (Bologna), Giancarlo Nanni di Conselice (Ravenna), Federico Olivi di Imola (Bologna), Marco Paolini di Bologna, Tommaso Russo di Mazara del Vallo (Trapani), Liuying Yang di Wuhan (Cina). La giovane cinese Liuying Yang, accompagnata da un nutrito gruppo di amici connazionali universitari a Bologna, ha detto: «Adesso vorrei restare in Italia per lavorare come commerciale: mi piacerebbe esportare il vostro vino in Cina, dove i mercati sono ancora piuttosto ampi».
Alla cerimonia, svoltasi in una sala consiliare gremita di amici e parenti dei neo laureati, è intervenuto anche il sindaco Giovanni Malpezzi, che ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale. «Nel ribadire l’importanza per Faenza di avere sul proprio territorio dei corsi universitari – ha detto Malpezzi - sottolineo l’internazionalità ormai raggiunta dal corso triennale in Viticoltura ed Enologia, che in questa sessione di laurea ha visto la presenza anche di una ragazza cinese». Il dottor Gianni Carapia, amministratore unico di Terre Naldi, ha aggiunto: «Questo corso qualifica il Polo di Tebano, che stiamo rilanciando anche come immagine, per far capire ai cittadini che in questo sito esistono delle eccellenze nel settore dell’agricoltura. Auguro a tutti i neo laureati di poter entrare al più presto nel mondo del lavoro, grazie al titolo di studio ricevuto stamane».
A dirigere i lavori è stato il professor Claudio Riponi, Coordinatore del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Bologna. Gli otto nuovi laureati sono Alessandro Basile di Andria (Bari), Celeste Casavecchia di Ravenna, Francesco Garofali di Ozzano Emilia (Bologna), Giancarlo Nanni di Conselice (Ravenna), Federico Olivi di Imola (Bologna), Marco Paolini di Bologna, Tommaso Russo di Mazara del Vallo (Trapani), Liuying Yang di Wuhan (Cina). La giovane cinese Liuying Yang, accompagnata da un nutrito gruppo di amici connazionali universitari a Bologna, ha detto: «Adesso vorrei restare in Italia per lavorare come commerciale: mi piacerebbe esportare il vostro vino in Cina, dove i mercati sono ancora piuttosto ampi».
Gli otto nuovi laureati |
Foto di gruppo con il sindaco Malpezzi ed i neo laureati |
Da sinistra: Giovanni Malpezzi, Gianni Carapia |
Da destra: Gianni Carapia, Giovanni Malpezzi, Claudio Riponi |
La commissione di laurea |
Il gruppo di universitari cinesi assieme a Liuying Yang |
mercoledì 19 marzo 2014
Venerdì 21 marzo avremo otto nuovi laureati in Viticoltura ed Enologia
Venerdi 21 marzo, alle 9.30, presso la Sala del Consiglio Comunale di
Faenza si svolgerà la discussione delle Tesi di Laurea di otto studenti che
hanno frequentato il corso triennale in Viticoltura ed Enologia, insediato
presso il Polo di Tebano, tramite apposita convenzione stipulata tra il Comune
di Faenza e l’Università di Bologna.
Seguirà la cerimonia di conferimento delle Lauree, alla
quale presenzieranno il sindaco Giovanni Malpezzi, che porterà ai laureandi il
saluto dell’Amministrazione comunale, il professor Claudio Riponi, Coordinatore
del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell’Università di Bologna, ed
il dottor Gianni Carapia, amministratore unico di Terre Naldi. Questi gli otto gli
studenti laureandi.
Alessandro Basile,
Andria (Bari), 15 febbraio 1986. Titolo della Tesi: “Effetti dell’impiego di
diverse tipologie di tappo sulle caratteristiche chimiche e sensoriali di vini
bianchi”. Relatore: prof.ssa Giuseppina Paola Parpinello.
Celeste Casavecchia,
Ravenna, 4 agosto 1991. Titolo della Tesi: “Determinazione del profilo in molecole
volatili e del contenuto in mannoproteiene in vini trebbiano ottenuti dalla
fermentazione di ceppi Saccharomyces
Cerevisaie di interesse enologico”.
Relatore: prof.ssa Rosalba Lanciotti.
Francesco Garofali,
Ozzano Emilia (Bologna), 11 luglio 1989. Titolo della Tesi: “Effetti di
strategie di gestione della chioma sulla fisiologia della vita e la
composizione della bacca in agricoltura biologica”. Relatore: prof. Adamo
Domenico Rombolà.
Giancarlo Nanni,
Conselice (Ravenna), 13 febbraio 1962. Titolo della Tesi: “Effetti della
degemmazione basale sulla produttività dei ceppi e sulla qualità dell’uva e del
vino nella cultivar albana”. Relatore: prof. Adamo Domenico Rombolà.
Federico Olivi,
Imola (Bologna), 27 agosto 1991. Titolo della Tesi: “Valutazione dell’effetto
dei preparati biodinamici su uva di cultivar sangiovese tramite spettroscopia 1H-NMR”.
Relatore: prof. Francesco Capozzi.
Marco Paolini,
Bologna, 22 febbraio 1991. Titolo della Tesi: “Vendemmia meccanica in
un’azienda vitivinicola di qualità”. Relatore: prof. Fabio Pezzi.
Tommaso Russo,
Mazara del Vallo (Trapani), 28 ottobre 1988. Titolo della Tesi:
“Caratterizzazione di vini bianchi tipici siciliani in termini di profilo in
molecole aromatiche e contenuto di etilcarbammato ed ammine biogene. Relatore:
prof.ssa Rosalba Lanciotti.
Liuying Yang,
Cina, regione Hubei, Wuhan, 28 febbraio 1986. Titolo della Tesi: “Le bevande
alcoliche in Cina”. Relatore: prof. Claudio Riponi.
mercoledì 12 marzo 2014
Al Polo di Tebano si è svolto il convegno su “La potatura meccanica della vite”
Nella mattinata odierna, mercoledì 12 marzo, presso l’Azienda Agricola
“Terre Naldi” di Tebano, CRPV (Centro Ricerche Produzioni Vegetali) e All
Vineyard hanno organizzato un incontro tecnico con dimostrazione in campo su “La
potatura meccanica della vite”. Il programma
è stato aperto con un’introduzione ai lavori di Giovanni Nigro del CRPV. Sono
seguiti gli interventi: “Considerazioni sugli effetti della potatura meccanica
per le diverse forme di allevamento della vite” di Ilaria Filippetti di DipSA Università
di Bologna; “Innovazione meccaniche e presentazione di alcuni cantieri di
lavoro” di Fabio Pezzi di Distal Università di Bologna; “Esperienze a confronto”
di Aldo Pezzi di Agrintesa e Riccardo Castaldi del Gruppo Cevico. La successiva
dimostrazione è stata curata da Fabio Pezzi di Distal Università di Bologna e da
Gian Luigi Baccarini di All Vineyard.
venerdì 7 marzo 2014
Fiera di Faenza, il resoconto del convegno su “Gli effetti del clima in vitivinicoltura”
In occasione della 77ª Mostra dell’Agricoltura Regionale e del 38° Momevi (Mostra Specializzata della Meccanizzazione in Vitivinicoltura), stamane nella Sala Zanelli, al Centro Fieristico di Faenza, si è svolto il convegno dal titolo “Clima, cambiamento climatico e suoi effetti in vitivinicoltura” voluto dal CRPV, il Centro Ricerche Produzioni Vegetali con sede presso il Polo di Tebano.
Ad introdurre e coordinare il convegno è stato Giovanni Nigro di CRPV, che ha sottolineato l’importanza dei cambiamenti climatici in atto e la necessità che gli operatori agroalimentari ne prendano coscienza, capendo gli effetti che essi provocano sulla produzione.
Il professor Luigi Mariani, dell’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato il fatto che le temperature medie annue in Europa nel periodo 1951-2011 sono incrementate di circa 1° C. Questo gradino si è concentrato soprattutto nell’anno 1987, a causa di un cambiamento brusco della circolazione delle grandi correnti occidentali, il fiume d’aria che incessantemente scorre alle medie latitudini del nostro pianeta con una direzione media da ovest verso est. L’aumento della temperatura si è tradotto in anticipi in tutte le fasi fenologiche della vite, per cui oggi la raccolta risulta anticipata di 10-20 giorni rispetto alla fase precedente al 1988.
Vittorio Marletto, dell’Arpa regionale Emilia Romagna, ha illustrato le caratteristiche principali dei sistemi di gestione viticola di precisione, alla luce dell’adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare, ha presentato le caratteristiche del sistema Vintage, in corso di sviluppo con il supporto dell’Unione Europea, gestito dall’azienda Labor di Roma, con Arpa che svolge funzioni di sviluppo modellistico e coordinamento tecnico. Il sistema è basato sull’installazione di sensori agrometeorologici per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni dei vigneti, con acquisizione ed interpretazione territoriale di dati orari, elaborazioni modellistiche, integrazione con dati da satellite e da drone, fornitura di indicazioni sullo stato dei vigneti tramite un’interfaccia web.
Giordano Zinzani, Direttore Enologia di Servizi Soci Caviro, ha evidenziato come nell’ultimo decennio le temperature medie siano in aumento, facendo notare come la variabilità climatica di anno in anno modifichi sensibilmente il profilo organolettico e chimico dei vini. Ma la tendenza all’incremento della temperatura negli anni non avviene gradualmente: c’è un alternarsi di annate più fredde del solito e di altre molto più calde. All’interno della stessa annata, ci sono poi dei picchi di temperatura molto maggiori rispetto al passato, accompagnati da periodi di piovosità, anch’essa molto variabile. Il mutamento climatico influisce sul settore vitivinicolo con problemi riguardanti la disponibilità idrica; di conseguenza c’è la necessità sempre più evidente di pensare all’irrigazione, al sistema per l’approvigionamento dell’acqua e come fornire alla vite la giusta quanità, senza sprechi.
Infine la professoressa Milena Lambri, dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, ha posto l’attenzione sull’adattamento della tecnica enologica ai mutamenti climatici. In particolare, ha evidenziato l’alterazione del rapporto zuccheri/acidi, sottolineando l’influenza del pH elevato sulla stabilità del vino.
Ad introdurre e coordinare il convegno è stato Giovanni Nigro di CRPV, che ha sottolineato l’importanza dei cambiamenti climatici in atto e la necessità che gli operatori agroalimentari ne prendano coscienza, capendo gli effetti che essi provocano sulla produzione.
Il professor Luigi Mariani, dell’Università degli Studi di Milano, ha evidenziato il fatto che le temperature medie annue in Europa nel periodo 1951-2011 sono incrementate di circa 1° C. Questo gradino si è concentrato soprattutto nell’anno 1987, a causa di un cambiamento brusco della circolazione delle grandi correnti occidentali, il fiume d’aria che incessantemente scorre alle medie latitudini del nostro pianeta con una direzione media da ovest verso est. L’aumento della temperatura si è tradotto in anticipi in tutte le fasi fenologiche della vite, per cui oggi la raccolta risulta anticipata di 10-20 giorni rispetto alla fase precedente al 1988.
Vittorio Marletto, dell’Arpa regionale Emilia Romagna, ha illustrato le caratteristiche principali dei sistemi di gestione viticola di precisione, alla luce dell’adattamento ai cambiamenti climatici. In particolare, ha presentato le caratteristiche del sistema Vintage, in corso di sviluppo con il supporto dell’Unione Europea, gestito dall’azienda Labor di Roma, con Arpa che svolge funzioni di sviluppo modellistico e coordinamento tecnico. Il sistema è basato sull’installazione di sensori agrometeorologici per il monitoraggio in tempo reale delle condizioni dei vigneti, con acquisizione ed interpretazione territoriale di dati orari, elaborazioni modellistiche, integrazione con dati da satellite e da drone, fornitura di indicazioni sullo stato dei vigneti tramite un’interfaccia web.
Giordano Zinzani, Direttore Enologia di Servizi Soci Caviro, ha evidenziato come nell’ultimo decennio le temperature medie siano in aumento, facendo notare come la variabilità climatica di anno in anno modifichi sensibilmente il profilo organolettico e chimico dei vini. Ma la tendenza all’incremento della temperatura negli anni non avviene gradualmente: c’è un alternarsi di annate più fredde del solito e di altre molto più calde. All’interno della stessa annata, ci sono poi dei picchi di temperatura molto maggiori rispetto al passato, accompagnati da periodi di piovosità, anch’essa molto variabile. Il mutamento climatico influisce sul settore vitivinicolo con problemi riguardanti la disponibilità idrica; di conseguenza c’è la necessità sempre più evidente di pensare all’irrigazione, al sistema per l’approvigionamento dell’acqua e come fornire alla vite la giusta quanità, senza sprechi.
Infine la professoressa Milena Lambri, dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza, ha posto l’attenzione sull’adattamento della tecnica enologica ai mutamenti climatici. In particolare, ha evidenziato l’alterazione del rapporto zuccheri/acidi, sottolineando l’influenza del pH elevato sulla stabilità del vino.
giovedì 6 marzo 2014
La Sala "R. Tramontani" e la Biblioteca a disposizione degli Enti Esterni al Polo di Tebano
La sala riunioni "R. Tramontani" e la Biblioteca situate presso la Palazzina Laboratori di via Tebano 45 a Faenza, sono a disposizione per il noleggio da parte di Aziende ed Enti esterni.
Questo il tariffario 2014 per gli Enti esterni al Polo di Tebano:
½ GIORNATA 80,00 euro
GIORNATA INTERA 120,00 euro
I prezzi sono al netto di IVA al 22%
Nel servizio non è compresa la vigilanza del responsabile sicurezza. In tal caso i costi saranno maggiorati. Presso gli uffici della Società Terre Naldi è disponibile il Regolamento per l'uso della Sala "R. Tramontani" e della Biblioteca.
Il noleggio è comprensivo dei seguenti servizi:
PALAZZINA |
||
Sala riunioni “Tramontani”
|
Biblioteca
|
|
Impianto
di condizionamento
|
SI
|
SI
|
Impianto di riscaldamento |
SI
|
SI
|
Tavolo
riunione con poltrone
|
SI
|
SI
|
Posti
a sedere
|
35 circa
|
45 circa
|
Impianto
microfono
|
SI
|
SI
|
Telo
per proiezioni
|
SI
|
SI
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Videoproiettore
|
SI
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SI
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Lavagna
luminosa
|
SI
|
SI
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Proiettore
per diapositive
|
SI
|
SI
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Possibilità
di effettuare fotocopie
|
NO
|
NO
|
Assistenza
per esigenze di varia natura di personale di Terre Naldi
|
SI
|
SI
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Ampio
parcheggio per auto
|
SI
|
SI
|
Per info: Laura Montanari, tel. e fax 0546-47197
E-mail: montanari@terrenaldi.it
La Biblioteca |
La sala "R. Tramontani" |
mercoledì 5 marzo 2014
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